Sono canti di anime alpine, di anime montane, ora tristi, ora allegri, canti di uomini... e soli uomini, con le sette note nell'orecchio, nell'attesa di un cenno, di un "la"... e via con la passione che rievoca storie di vita vissuta sui sentieri del Carso, del Monte Nero, dell'Ortigara o di Nikolajewka piuttosto che in Libia. Canti degli Alpini, dei loro luoghi sacrificali, dei loro teatri di guerra dove del sangue versato ora è solo un fievole ricordo... e quanti altri, vi sono anche canti melodiosi ed allegri, sempre cantati con il cuore di giovani alpini che invecchiano , che hanno il viso segnato dalle rughe come la corteccia di un albero per poi lasciare il posto ad altri giovani Alpini che canteranno ancora queste canzoni e tante altre di nuove perchè così vuole la tradizione, la storia che passa e lascia un segno indelebile.
Gli Alpini sanno strappare il sorriso col loro tono scherzoso e ironico del:
- "Me compare Giacometo",
- "Cameré porta'n mez liter",
- "Al reggimento",
- "Il ritorno"
e sanno destare ammirazione coi toni raffinati e melodiosi con:
- "La montanara";
- "Rifugio Bianco";
- "La casa";
- "La valle" (nota canzone questa, scritta da Paul Anka per nientemeno che The Voice Sinatra);
E che dire:
- della "Maranina";
- "La sagra";
- "Belle rose du primtemps";
- "Montagnes Valdotaines";
- "Fiore di Manuela".
Oppure di canti particolari con speciali effetti sonori bucolici come:
- "La ciancia dai iagri";
non potevano inoltre mancare nel nostro vasto repertorio le preghiere come:
- "Ave Maria";
- "Signore delle Cime";
- un "Santo";
- "La preghiera dell'Alpino",
canti natalizi come:
- "Piccola canta di Natale";
- "Mari Betlemme" e tanti altri.
Per ogni manifestazione o ricorrenza verrà studiato un repertorio adeguato alle circostanze ed alla particolare acustica del luogo.